Contest ‘Counselor at work’ 2025: i progetti in gara

Contest ‘Counselor at work’ 2025: i progetti in gara

Questi sono i progetti che hanno partecipato al Contest ‘Counselor at work’ 2025, la seconda edizione del primo contest dei Counselor in Italia.


PROGETTO 1

Samuele Biondini

TITOLO

Cosa fare dopo le superiori?

PERIODO DI EROGAZIONE

Tutto l’anno

DURATA

5 incontri ciascuno

DESTINATARI

Giovani di IV e V superiore

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Aiutare i giovani a scoprire chi sono, per poter fare scelte di vita congruenti.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Un toccasana per i ragazzi, se si riesce a contattarli poi il progetto li coinvolge molto facilmente.

IMPATTO DEL PROGETTO SULLA MIA PROFESSIONALITÀ

Il piacere di stare con i giovani, di osservarli, scoprire le novità che portano, il futuro che rendono presente. I ragazzi sono anche cassa di risonanza tra i loro pari, mentre i genitori attenti possono interessarsi al counseling visti i benefici sul figlio/a.


PROGETTO 2

Maria Castellano

TITOLO

Emozioni in gioco: conoscerle per viverle meglio

PERIODO DI EROGAZIONE

Maggio e giugno 2025

DURATA

8 incontri

DESTINATARI

Bambini della V elementare (10-11 anni)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Obiettivi: riconoscere e nominare le emozioni di base, siluppare empatia e capacità di ascolto, favorendone l’espressione non violenta anche attraverso la conoscenza del fenomeno del bullismo. Migliorare la comunicazione tra gli alunni, potenziare l’autostima e la consapevolezza di sé. Metodologia: attività ludico espressive anche attraverso l’utilizzo di materiali di ricirlo (giochi, disegni, role playing) circle time, brain storming, story telling, tecniche di rilassamento.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Il progetto ha suscitato un crescente entusiasmo tra gli alunni, in particolare grazie agli spazi di condivisione offerti dal circle time, che hanno favorito ascolto e partecipazione. Tuttavia, per aumentarne l’efficacia, sarebbe stato preferibile programmare gli incontri distribuiti durante tutto l’anno scolastico, garantendo continuità e approfondimento. La frequenza bisettimanale ha, invece, reso più difficile consolidare i contenuti e mantenere alta l’attenzione nel tempo.

IMPATTO DEL PROGETTO SULLA MIA PROFESSIONALITÀ

Ho messo in pratica le mie competenze, affinando la capacità di ascolto e migliorando la sensibilità nel seguire il ritmo dei bambini. Ho sviluppato una leadership più consapevole, soprattutto nella gestione dell’ordine e dell’armonia del gruppo, ma anche nell’accogliere e accompagnare i bisogni emergenti dei bambini. Pur partendo da un progetto iniziale, ho imparato a essere flessibile e a modificarlo in base alle necessità reali del momento.


PROGETTO 3

Ermanno Marogna

TITOLO

Avvio alla professione counselor: Dopo il diploma, non abbandoniamo la professione!

PERIODO DI EROGAZIONE

Gennaio-Dicembre 2024 – Replicato nel 2025

DURATA

11 incontri mensili di 3 ore in presenza

DESTINATARI

Allievi 3° anno scuole di counseling e diplomati “inattivi”, che non esercitano, ma che vorrebbero.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Gruppo-percorso collegato a una scuola di counseling; aspetti affrontati: Che counselor voglio essere? In che ambito voglio spendermi? Cosa fare e come? A turno ognuno tiene una conduzione di 30/40 minuti al gruppo; scopo abituarsi ad assumere il ruolo di conduttore, iniziare a sperimentarsi. Sviluppo “progetto personale”; ognuno pensa a un progetto di almeno 2-3 incontri da proporre in una realtà a scelta (da realizzare entro l’anno). Insieme ci si sostiene e si sviluppa sinergia.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Progetto che deriva dalla constatazione che molti counselor, dopo il diploma non esercitano. Alcuni perchè il triennio rappresenta un percorso di crescita, altri un percorso per integrare competenze nella propria professione di insegnanti, infermieri, educatori, ecc. Molti (troppi) che vorrebbero continuare, si arenano; qualcosa li blocca e il progetto tramonta. A volte basta veramente poco. ll progetto vuole facilitare l’avvio del counselor alla professione, ridurre rischio abbandono.

IMPATTO DEL PROGETTO SULLA MIA PROFESSIONALITÀ

Tre aspetti: 2 personali, il 3° riguarda la categoria: 1) Soddisfazione nel vedere che molti partecipanti sono riusciti ad avviare la professione. 2) Aumentato molto le richieste di supervisioni ai nuovi counselor che, una volta avviata l’attività, mi chiedono aiuto. 3) Aumentando i counselor attivi, si consolida la professione, ci rende più presenti sul territorio, in vari ambiti, si è più visibili, ci confermiamo come realtà attiva e irrinunciabile. Un aiuto concreto per la categoria.


PROGETTO 4

Giuseppina Lanfredi

TITOLO

M.A.M. ASSISTANT’

PERIODO DI EROGAZIONE

Novembre 2024/Febbraio 2025

DURATA

100 ore complessive

DESTINATARI

Donne e figli

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto è nato in collaborazione con la Coop Soc Mater Tagesmutter di Mantova. Abbiamo intercettato le difficoltà che le neomamme incontrano nei mesi successivi al parto: isolamento, mancanza di supporto dalle famiglie di origine, reinserimento al lavoro. E’ nata così l’idea di creare una “M.A.M. Assistant” che potesse dare supporto a queste mamme. Non una semplice baby sitter bensì una nuova figura professionalizzante. Un team di professioniste ha formato 13 donne.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Progetto riuscito sotto molteplici aspetti. La creazione di un team di professioniste formatrici: Counselor, Ostetrica, Croce Verde per primo soccorso, Esperti in Sicurezza, Tagesmutter. Personalmente ho condotto incontri sulla comunicazione efficace, sulle relazioni familiari, l’ascolto attivo, la gestione dei conflitti. Le 13 partecipanti (alcune inoccupate, altre con disponibilità part time) collaborano ora con la cooperativa. Obiettivi raggiunti: nuove occupazioni e sostegno alle mamme.

IMPATTO DEL PROGETTO SULLA MIA PROFESSIONALITÀ

Da questo progetto sono nate sinergie importanti. Il progetto ha partecipato ad un bando comunale ed è stato integralmente retribuito. Sono stata coinvolta come Counselor e cercata appositamente con questa qualifica. Ad oggi la collaborazione con la Cooperativa Mater prosegue. Il progetto MAM è stato presentato alla stampa con il supporto dell’assessora alle politiche per la Famiglia. Stiamo già redigendo un nuovo progetto con uno sguardo al sostegno dei genitori nell’era digitale.


PROGETTO 5

Valerio Alessandri

TITOLO

Vocal Counseling Olistico: “Ascoltarsi per Sentire”

PERIODO DI EROGAZIONE

In corso

DURATA

15 incontri

DESTINATARI

Cantanti che vogliono integrare insight emotivi nella professione e o non cantanti che vogliono fare un percorso di crescita personale attraverso lo strumento della voce e del canto.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto propone un percorso di crescita personale e/o artistica tramite l’uso integrato del counseling con l’utilizzo della voce e del canto, unendo tecniche di counseling, vocal coaching, focusing e lavoro corporeo. L’obiettivo è favorire consapevolezza, espressione personale, empowerment e trasformazione, attraverso l’esplorazione delle proprie risorse vocali, emotive e relazionali. Oltre ai percorsi di counseling individuale, ho strutturato vari workshop basati sui suoi principi.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Il progetto si rivela profondamente trasformativo per i partecipanti, permettendo un’integrazione significativa tra voce, emozione e consapevolezza corporea. Il lavoro sulla voce unito al counseling permette l’espressione personale, liberando la voce e le emozioni, permettendo l’emergere di nuove risorse interiori, uno strumento potente anche per chi non canta professionalmente, mentre per i cantanti il lavoro emotivo aiuta a sviluppare uno strumento vocale libero e consapelo

IMPATTO DEL PROGETTO SULLA MIA PROFESSIONALITÀ

La creazione del sistema di vocal counseling ha rafforzato la mia identità professionale come counselor e come vocal coach, ampliando il mio approccio e arricchendo la mia offerta con percorsi personalizzati, sia individuali che di gruppo. Mi ha permesso di utilizzare l’art counseling in modi nuovi, adattabili alla musica e al canto, strumenti molto intimi che diventano molto potenti se utilizzati in un contesto di counseling.


PROGETTO 6

Federica Mulè

TITOLO

Intelligenza corporea

PERIODO DI EROGAZIONE

Da ottobre 2023 a marzo 2024; da novembre 2024 ad aprile 2025

DURATA

18 incontri/anno accademico.

DESTINATARI

Over 65

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

L’intelligenza corporea implica la capacità di comprendere il mondo e di comunicare idee, emozioni e sentimenti attraverso il corpo, unità spesso messa da parte in età geriatrica. Il progetto si propone di stimolare l’intelligenza corporea attraverso il movimento espressivo in gruppo e altri strumenti creativi per facilitare l’accesso all’empatia, migliorare la capacità di relazionarsi e comunicare positivamente. Finalità: contrastare la solitudine/l’isolmento, creare una comunità di supporto

CONSIDERAZIONI PERSONALI

La seconda edizione è stata più partecipata della prima, con 14 iscritte accompagnate fino alla conclusione del percorso di 18 incontri. Le signore si sono messe in gioco mostrandosi desiderose di scoprire di più su loro stesse e superare i propri limiti nel possibile. Hanno acquisito strumenti di riflessione e auto aiuto.

IMPATTO DEL PROGETTO SULLA MIA PROFESSIONALITÀ

Il progetto mi ha permesso di far conoscere il mio approccio corporeo al counseling basato sul movimento espressivo con la musica come mediatore/facilitatore di relazione in un gruppo di crescita personale in età geriatrica. Gestire situazioni passivo/aggressive e proiettive da conduttrice singola in un gruppo numeroso mi ha permesso di acquisire solidità. Ho stabilito un valore economico del mio servizio, in ambito sociale, al di sotto del quale non sono disposta a scendere.


PROGETTO 7

Michela Fabbri

TITOLO

MAP Your Dream

PERIODO DI EROGAZIONE

Dal 2024 – ancora continua

DURATA

4 interventi in 4 corsi – altri in via di definizione

DESTINATARI

Studenti e adulti appassionati di motorsport

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Motivation, Attitude, Performance come punti di una mappa che aiuta a realizzare il proprio sogno. Metodo ideato per un Corso di Orientamento al Lavoro nel Motorsport, in collaborazione con professionisti HR, specializzati nell’ambiente delle 2 e 4 ruote. Obiettivo: stimolare le persone all’ascolto, alla presa di contatto con i propri punti di forza e agevolare l’orientamento attraverso la creazione di una mappa, integrando le competenze emotive. Intervento ispirato al ciclo del contatto.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Sono riuscita ad integrare la mia esperienza professionale in Formula Uno alle mie competenze di counselor per accompagnare le persone in un processo di esplorazione delle proprie risorse, verso la creazione di una mappa che possa aiutarle a realizzare il loro sogno, attraverso la consapevolezza di sé, della propria motivazione e lo sperimentare l’importanza della valorizzazione del proprio modo di essere e di agire. MAP Your Dream fa emergere nuove consapevolezze e sviluppa l’empowerment.

IMPATTO DEL PROGETTO SULLA MIA PROFESSIONALITÀ

Questo progetto mi ha stimolato a provare nuove direzioni: continuo ad usare il mio metodo MAP Your Dream nei corsi di orientamento e, allo stesso tempo, sono stata ispirata a proporlo/sperimentarlo anche in progetti di formazione e counseling aziendale, ambito in cui sogno di portare le mie competenze integrate, per sensibilizzare sull’importanza di mettere le persone al centro e dare spazio e tempo all’ascolto autentico delle loro emozioni sul posto di lavoro, aspetto secondo me fondamentale.


PROGETTO 8

Vanessa Bianchi

TITOLO

Dall’orientamento…alla paura del giudizio…all’accettazione di se stessa

PERIODO DI EROGAZIONE

Marzo 2024 – Marzo 2025

DURATA

7 mesi

DESTINATARI

Percorso di Counseling – Ragazza di 16 anni

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Un progetto? Direi di no! Questo mio scritto non rappresenta la replicabilità, né l’originalità o l’efficacia. Si tratta di un percorso di counseling che avevo piacere di condividere con voi tutti per la sua unicità che ha visto come cliente una ragazza di 16 anni. Da un ri-orientamento, alla paura del giudizio degli altri, che la ragazza decide di stracciare e buttare nel cestino in un’attivazione, all’accettazione della sua omosessualità liberandosi come un palloncino che ha disegnato.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Non mi era mai capitato di sperimentare un collegamento tra l’andare male a scuola (dove la valutazione è nella quotidianità, dove il mettersi in gioco fa parte dell’apprendimento) e l’accettazione dell’omosessualità. La mia sensazione è stata duplice. Da una parte finalmente Sara ha tirato fuori quello che voleva far uscire, sta preservando un qualcosa di prezioso da non condividere con tutti, dall’altra mi sono messa nei panni dei genitori e di come Sara avrebbe immaginato il confronto.

IMPATTO DEL PROGETTO SULLA MIA PROFESSIONALITÀ

Direi che più sulla mia professionalità, sulla mia persona. Al livello professionale, ormai so che il motivo per cui i clienti si rivolgono a noi non coincide quasi mai con la richiesta esplicita del cliente e quanto sia complesso risalire alla richiesta implicita. Altra osservazione; credo di dover lavorare sul mio coinvolgimento di persona/genitore (mamma di due ragazzi universitari) nelle dinamiche che spesso mi arrivano dai giovani. Essere il loro counselor! Punto.


PROGETTO 9

Angela Leonetti

TITOLO

Principi, metodi e strumenti di counseling per futuri consulenti di astrologia umanistica

PERIODO DI EROGAZIONE

Da settembre 2019 a dicembre 2020

DURATA

10 weekend in presenza (esclusi i periodi di lockdown) per un totale di 140 ore

DESTINATARI

Classe di allievi del terzo e quarto anno del corso di Diploma di counseling olistico ad indirizzo astrologico riconosciuto dall’associazione professionale UNI-PRO, conforme alla legge 4/2013

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Attraverso lezioni teoriche sui principi, i metodi e gli strumenti del counseling, esercitazioni pratiche e laboratori integrati di crescita personale condotti con l’ausilio sia di tecniche di counseling che di lavoro con i simboli astrologici, il progetto ha avuto l’obiettivo di impostare una relazione corretta con il cliente all’interno di una consulenza astrologica mirata alla consapevolezza e alla responsabilizzazione verso il cambiamento di situazioni di vita insoddisfacenti.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Il counseling e la consulenza astrologica hanno in comune l’obiettivo di valorizzazione delle risorse personali, ma divergono significativamente nell’approccio. L’interpretazione della carta di nascita induce il consulente a concentrarsi sui simboli astrologici oscurando la relazione con il cliente reale e, di conseguenza, la sua capacità di autodeterminarsi. E’ stato stimolante guidare gli allievi a saper tornare all’individuo in carne e ossa, al di là di ogni schema simbolico predeterminato.

IMPATTO DEL PROGETTO SULLA MIA PROFESSIONALITÀ

C’è stato un interessante ritorno economico, così come l’arrivo di nuovi clienti. Ma l’impatto positivo principale ha avuto a che fare con il tipo di counselor che voglio essere. Cultrice di astrologia fin da ragazza, da sempre convinta dell’utilità di questo linguaggio per la conoscenza di sé, la scelta di diventare counselor in età adulta ha creato una tensione interna molto creativa fra le due professioni, ed ha acceso l’intenzione di porre le basi per la costruzione di un modello integrato.


PROGETTO 10

Francesca Uleri

TITOLO

Tutti insieme

PERIODO DI EROGAZIONE

Ottobre 2024-Maggio 2025

DURATA

8 mesi (200 ore)

DESTINATARI

250 bambini e preadolescenti (5-11 anni) del Plus di Nuoro

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto, sperimentando, un modello educativo innovativo e differente non formale per i ragazzi, aveva l’obiettivo di sviluppare competenze relazionali trasversali utili a contrastare la dispersione scolastica e promuovere comunità più inclusive. Le attività laboratoriali di counseling, insieme alla pratica sportiva sono state occasioni di crescità dell’identità individuale, preservando autostima, ottimismo, autoefficacia, consapevolezza dei propri talenti e accettazione di sè e dell’altro

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Partendo dalla convinzione che “Quel che sono è sufficiente se solo riesco ad esserlo” e che, qualunque siano le difficoltà e i problemi che devo affrontare, io ho già tutto quello che serve per riuscire, i ragazzi sono riusciti a non perdere di vista se stessi e hanno potuto esprimere appieno le loro capacità, tenendo anche conto dei limiti personali e trovando strategie per utilizzare fino in fondo le loro risorse. Il progetto è stato sicuramente efficace e risulta replicabile nel tempo

IMPATTO DEL PROGETTO SULLA MIA PROFESSIONALITÀ

Oltre a comprendere meglio le risorse e le criticità che vivevano i destinatari, ho potuto creare legami professionali con altre figure professionali e aumentare la mia rete di conoscenze e possibili clienti e destinatari, stakeholder e partner per progetti futuri. Ha diffuso e dato risalto alla professione e professionalità del counselor


PROGETTO 11

Maria Giovanna Pasini

TITOLO

Rete Counselor

PERIODO DI EROGAZIONE

Ideazione

DURATA

Permanente

DESTINATARI

Tutte le persone che hanno necessità

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Costituire rete on line di Counselor Professionisti che offrono servizi di orientamento e supporto alle persone che hanno necessità

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Ringrazio di cuore per l’opportunità e la partecipazione.

IMPATTO DEL PROGETTO SULLA MIA PROFESSIONALITÀ

Immagino possa essere di grande utilità per le persone e per i Counselor Professionisti come punto d’incontro, senso di comunità, collaborazione e crescita personale.

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